mercoledì 20 novembre 2013

La trashata televisiva del momento: Anna Oxa a Ballando con le Stelle

La televisione italiana è sempre stata una fonte inesauribile di trash, sin dai suoi albori, ma negli ultimi anni ha superato se stessa e ogni immaginazione: fino a qualche anno fa, chi mai avrebbe potuto pensare a un reality condotto da Costantino della Gheradesca a cui partecipavano due veline? Quale mente perversa avrebbe mai ipotizzato l'esistenza di Angela Favolosa Cubista? Sono queste le piccole grandi gioie della vita contemporanea, come la stupenda partecipazione di Anna Oxa a Ballando con le Stelle.


Un programma il cui format, oggettivamente, fa cagare: una decina di star dimenticate che, raschiando il fondo del barile, sono costrette a prendersi tre soldi per ballare rumbe, mambo e cha cha cha con un falsissimo sorriso perennemente stampato in faccia. Ma quest'anno qualcosa è cambiato, basti pensare alla giuria: una torre di Babele con elementi anglofoni e ispanofoni che non sanno parlare l'italiano e pensano che il congiuntivo sia una malattia degli occhi; Fabio Canino, che l'ultima volta che ha ballato era ubriaco al Muccassassina; infine, Sandro Mayer e il suo parrucchino traslucido, sobrio come una pelliccia di Silvana Pampanini (fonti attendibili riportano che sia stato fabbricato proprio con una pelliccia dismessa di Silvana Pampanini).
E poi, i partecipanti: se negli anni passati abbiamo avuto Ron Moss, noto ai più come Ridge mascella di Beautiflu, quest'anno ad agitare gli animi è lei, Anna Oxa, la regina della festa, la quale si dimena sul palco con movimenti tribali e sconclusionati spacciate per danze vegane. La domanda è una: perché? Se lo è chiesto anche la giuria, e la sua reazione non è stata molto accomodante!


Un trucco delicato, un'acconciatura un po' anni 80, mezzo chilo di sostanza eccitanti in corpo e una sfuriata che fa invidia a Tina Cipollari, lo sguardo lucido e presente di chi ha dormito dieci minuti in due anni.In una delle scorse puntate è successo l'irrimediabile: puntuale come il libro di Bruno Vespa, è arrivata la caduta.


Sarà stato il costume da spazzacamino? i tacchi? uno spasmodico bisogno di share? o semplicemente lei è impedita e in quel momento il disagio si è impossessato di lei?
E l'indugiare delle telecamere sulla finta (ma lasciamole comunque il beneficio del dubbio) tragedia della caduta?
Indubbiamente questo è uno degli episodi a cui pensare nei momenti più bui e tristi della nostra vita.


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